Codice di Comportamento

Codice di comportamento dei dipendenti
e collaboratori dell‘Università Popolare Scienze Veterinarie


1.   Premessa

Il presente regolamento è stato approvato e deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 23 novembre 2019.


2.   Finalità

Il presente regolamento è stato predisposto con la finalità di migliorare la comunicazione e l’organizzazione all’interno dell’Ente.


3.   Campo di applicazione

Il regolamento ha l’obiettivo di definire e condividere  regole e procedure per tutto lo staff nei confronti dei colleghi  che  fanno  parte  dell’  organizzazione,   dei  collaboratori  esterni,  degli  utenti,  dei  fornitori.  Il regolamento pertanto riguarda tutte le persone che operano all’interno dell’Ente e in particolare:

  • il personale dipendente a tempo determinato e indeterminato;
  • i collaboratori esterni;
  • coloro che per motivi vari si trovano anche temporaneamente ad operare all’interno della nostra sede

Il regolamento interno deve essere conosciuto ed applicato da tutte le funzioni aziendali.


4.   Riferimenti normativi

I riferimenti normativi sono i seguenti:

  • Contratto nazionale di Lavoro Uneba e/o Confprofessioni
  • Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” ;
  • Decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
  • Codice civile;
  • Le linee guida del Garante per la posta elettronica e internet pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 58 del 10 marzo 2007;
  • Legge 16 gennaio 2003, n. 3 “Tutela della salute dei non fumatori”.
  • Circolari e ordini di servizio interne.

5.   Svolgimento dell’attività lavorativa

Il dipendente/collaboratore nello svolgimento delle proprie mansioni deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni   fornite   dai  propri   superiori   e  nei  confronti   dei  colleghi   di  lavoro   deve   mantenere   un comportamento corretto ed educato nonché condividere con i colleghi e superiori informazioni, documenti e know how utile per assicurare il regolare svolgimento delle proprie mansioni e dell’attività dell’Ente. A tal scopo, tutti i documenti prodotti dovranno essere salvati in rete ed essere regolarmente aggiornati.

I superiori devono improntare i rapporti con i dipendenti /collaboratori  nel rispetto delle regole di dignità, decoro e collaborazione.

A nessun dipendente/collaboratore  è consentito abusare dell’autorevolezza o della superiorità̀ derivanti dalla propria posizione, allo scopo di trarre vantaggi personali o di imporre ad altri l’esecuzione di prestazioni o di servizi che non siano dovuti o funzionali allo svolgimento delle attività̀ istituzionali.

Il dipendente/collaboratore  deve mantenere  all’esterno  il segreto  sui fatti  e sugli  interessi  dell’Ente,  non trarre  profitto  da  quanto  forma  oggetto  delle  sue  funzioni,  né  svolgere  attività  contrarie  agli  interessi dell’Ente, né assumere un comportamento che possa nuocere all’immagine dell’Ente.

Il dipendente/collaboratore  deve adempiere  la prestazione  con la dovuta  diligenza  professionale  richiesta dalla natura della prestazione  stessa e dall’interesse  dell’Ente, rispettando  i criteri qualitativi  e quantitativi stabiliti per la prestazione stessa.

Il dipendente/collaboratore  rispetta i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interesse.   Il dipendente/collaboratore conforma la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa.

Il  dipendente  esercita  i  propri  compiti  orientando  l’azione  amministrativa   alla  massima  economicità, efficienza   ed  efficacia.   La  gestione   delle  risorse   pubbliche   ai  fini  dello  svolgimento   delle  attività amministrative deve seguire una logica di contenimento dei costi che non pregiudichi la qualità dei risultati. Il dipendente/collaboratore:

non può svolgere durante l’orario di lavoro attività estranee al servizio, e nei periodi di assenza per malattia   o  infortunio   non   deve   svolgere   attività di qualsiasi tipo che possano ritardare o compromettere il recupero psico-fisico;

deve attenersi alle disposizioni  che gli vengano impartite per l’esecuzione  della prestazione.  Se le disposizioni sono palesemente illegittime, il dipendente è tenuto a farne immediata e motivata contestazione a chi le ha impartite. Se le disposizioni sono rinnovate per iscritto, il dipendente ha il dovere di darvi esecuzione, salvo che le disposizioni stesse siano espressamente vietate dalla legge.

  • deve avere cura dei beni strumentali a lui affidati e non può utilizzare beni, strumenti e attrezzature preordinati all’espletamento del servizio per finalità diverse da quelle istituzionali;
  • deve comunicare  la propria residenza e, ove non coincidente,  la dimora temporanea,  nonché ogni successivo mutamento delle stesse;
  • deve rispettare il divieto di fumare all’interno dei locali;
  • non deve falsificare, deteriorare, o prelevare fuori sede i documenti interni dell’UPT;
  • deve rispettare le norme antinfortunistiche;
  • non deve eseguire negligentemente con superficialità, o con lentezza il lavoro affidato;

La violazione dell’obbligo di diligenza può comportare:

  • l’irrogazione di sanzioni disciplinari come previsto dal Ccnl in vigore e, nei casi più gravi, l’intimazione del licenziamento;
  • l’obbligo del lavoratore di risarcire l’Ente a titolo di responsabilità contrattuale del danno eventualmente riconducibile alla condotta negligente o imprudente del lavoratore.

Il dipende/collaboratore che svolge la sua attività lavorativa a contatto con il pubblico, cura il rispetto degli standard di qualità.


6.   Divieto di discriminazione

L’Università Popolare delle Scienze Veterinarie(di seguito UPVET) respinge e persegue ogni forma di discriminazione per motivi di religione, opinioni politiche, genere e orientamento sessuale, aspetto fisico e colore della pelle, origini etniche, lingua, cittadinanza,  disabilità,  condizioni  personali,  sociali  e di salute,  gravidanza,  scelte  familiari,  età̀ , nonché́ ruolo  ricoperto  nell’Ente.  Allo  scopo  di  assicurare  piena  parità̀ ,  nelle  diverse  manifestazioni  della  vita dell’Ente,  l’UPVET  adotta  misure  dirette  a  prevenire  e  rimuovere  situazioni  di svantaggio, riconducibili a uno qualsiasi dei motivi di cui al precedente comma.

È compito dell’UPVET e dei suoi componenti incoraggiare le iniziative volte a tutelare e salvaguardare le categorie svantaggiate e la diversità̀ individuale e culturale.


7.   Molestie

L’UPVET deplora le molestie di natura morale e/o sessuale e assicura alle vittime una sollecita protezione, libera dal pregiudizio.

Costituisce obbligo morale denunciare i comportamenti di molestia di cui si sia a conoscenza, mentre, anche al di fuori delle ipotesi di concorso, è ravvisabile responsabilità̀ nell’assistervi passivamente.

È da considerarsi molestia anche ogni forma di ritorsione contro chiunque denunci i predetti comportamenti.

L’esistenza di una posizione asimmetrica tra chi molesta e la vittima costituisce elemento aggravante.

Si definisce molestia sessuale ogni comportamento indesiderato a connotazione sessuale o qualsiasi altro tipo di discriminazione basata sul sesso che offenda la dignità degli uomini e delle donne nell’ambiente di studio e di lavoro, ivi inclusi atteggiamenti di tipo fisico, verbale o non verbale

Le  molestie  sessuali,  in  quanto  discriminazioni  fondate  sul  sesso,  violano  il  principio  della  parità  di trattamento fra uomini e donne.

Costituiscono   molestie  morali  ripetuti  comportamenti   ostili,  diretti  contro  un  individuo,  con  intento fisicamente o psicologicamente persecutorio, protratti e sistematici, suscettibili di creare un ambiente non rispettoso, umiliante o lesivo dell’integrità psicofisica della persona o della sua dignità


8.   Orario di lavoro e assenze

È necessario che l’orario di lavoro sia rispettato da tutti i dipendenti sulla base di quanto indicato dall’Ente. È obbligatorio  il  rispetto  dell’inizio  dell’orario  di  lavoro  e  anticiparne  la  cessazione  con  preavviso  e  con giustificato  motivo. Nel caso in cui non venga rispettato  l’orario di lavoro, sarà operata una trattenuta  di importo pari alle spettanze  corrispondenti  al ritardo o alla cessazione  anticipata,  fatta salva l’applicazione della sanzione prevista dal Ccnl in vigore.

Salvo il caso di legittimo impedimento, di cui sempre incombe al dipendente l’onere della prova, e fermo restando l’obbligo di dare immediata notizia dell’assenza all’Ente, le assenze devono essere giustificate per iscritto presso l’azienda entro 48 ore. Nel caso di assenze ingiustificate sarà operata la trattenuta per le ore non lavorate, fatta salva l’applicazione della sanzione prevista dal Ccnl in vigore.


9.   Rilevazione presenze

È obbligatorio, per ogni dipendente, registrare nell’apposito lettore l’ora esatta di entrata e di uscita.  Le registrazioni degli ingressi, delle uscite e delle eventuali pause devono essere effettuate tramite il lettore, o, in caso di impossibilità indicate nel registro presenze, esclusivamente dal dipendente. Le infrazioni a questa regola  ed  in  generale  alle  formalità  per  il  controllo  delle  presenze  costituiscono  mancanza  grave  che determina l’applicazione delle relative sanzioni. Qualsiasi errore o anomalia nella registrazione deve essere segnalato all’Ufficio Amministrazione  e Contabilità. In tal caso, è necessario compilare l’apposito modulo che dovrà essere fatto pervenire ad onere e a cura del dipendente.

È concessa al dipendente una pausa di 15 min. Alla fine di ogni mese i minuti in eccesso, così come quelli di ulteriori  altre pause, verranno  detratti  dagli eventuali  straordinari  spettanti  o, in assenza  di questi ultimi, detratti con una trattenuta dallo stipendio.

Tutte le assenze devono essere comunicate e giustificate con specifica documentazione e in particolare:

  • Malattia: in caso di malattia il lavoratore deve avvertire l’Ente entro il primo giorno di assenza ed inviare alla medesima entro due giorni dall’inizio dell’assenza  il codice di trasmissione telematica del  certificato  da  parte  del  medico  curante.  L’eventuale  prosecuzione  deve  essere  comunicata all’azienda  entro  il primo  giorno  in cui il lavoratore  avrebbe  dovuto  riprendere  servizio  e, deve essere attestata da certificati medici;
  • Congedi  parentali:  la  fruizione  degli  stessi  avverrà  secondo  quanto  previsto  dalle  normative contrattuali e dalla legge. Sarà cura del dipendente provvedere alla consegna dell’apposita documentazione giustificativa all’ Ufficio Amministrazione e Contabilità  (a titolo esemplificativo certificati di morte o autocertificazione del parente deceduto, certificati medici di malattia dei figli e dichiarazione di non fruizione del congedo dell’altro coniuge).
  • Permessi: la richiesta di permessi deve essere presentata almeno 2 giorni prima. In caso di urgenza, la richiesta deve essere rivolta all’Ufficio Amministrazione e contabilità anche a mezzo telefono.

10. Ferie

Ad  ogni  inizio  anno  viene  stipulato  dalla  Dirigenza  un  piano  collettivo  per  le  ferie  e  condiviso  con  i Dipendenti e Collaboratori. Il Personale è invitato a consegnare all’Ufficio Amministrazione e Contabilità il piano ferie per i 15 giorni restanti entro e non oltre il 28 febbraio.


11. Trasferte

Il dipendente che deve effettuare trasferte di lavoro è obbligato a darne comunicazione, su apposito modulo predisposto, almeno 2 giorni prima all’Ufficio Amministrazione e contabilità.  Tale richiesta ha l’obiettivo di assicurare, per quanto possibile, la reperibilità di ognuno durante il normale orario di lavoro.


12. Materiale in dotazione e prelievo attrezzature

L’utilizzo di computer, stampanti, videproiettori, fotocopiatrici etc. fuori della sede dell’Università Popolare di Trieste devono essere autorizzati  e deve esserne fatta richiesta scritta, su apposito modulo predisposto, almeno due giorni prima direttamente all’Ufficio Tecnico indicando:

  • Chi ne fa richiesta
  • Lo scopo
  • La destinazione
  • Data di ritiro dell’attrezzatura
  • Data di consegna dell’attrezzatura

Il dipendente/collaboratore  è responsabile del materiale e degli attrezzi avuti in consegna in sede e fuori sede per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Ciascun dipendente/collaboratore  dovrà custodire detto materiale, effettuarne l’idonea manutenzione, conservarlo ed utilizzarlo con cura e diligenza. In caso di rottura, danneggiamento,   smarrimento  o  furto  del  materiale  di  cui  sopra,  è  dovuto  da  parte  del  dipendente/collaboratore immediata comunicazione all’Ufficio Tecnico.


13. Regali, compensi e altre utilità

Il dipendente non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità. Il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente  nell’ambito

delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza  che il fatto costituisca  reato, il dipendente  non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità, neanche  di modico  valore a titolo di corrispettivo  per compiere  o per aver compiuto  un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all’ufficio, né da soggetti nei cui confronti è o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o potestà proprie dell’ufficio ricoperto.

Il dipendente non accetta, per sé o per altri, da un proprio subordinato, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore. Il dipendente  non offre, direttamente  o indiretta  mente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d’uso di modico valore. I regali e le altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediata mente messi a disposizione dell’Ente per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali.

Per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 50 euro. Il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all’Ente.


14. Comunicazione interessi finanziari e conflitti di interesse

Il dipendente/collaboratore  si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni, in situazione di conflitto, anche potenziale, di interesse in cui siano coinvolti interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall’intento di volger assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici.

Si considerano potenziali quei conflitti nei quali gli interessi finanziari o di altra natura di un dipendente potrebbero   interferire  con  l’interesse  pubblico  connesso  alle  attività  e funzioni  allo  stesso assegnate.

Il dipendente/collaboratore  si astiene dal partecipare all’adozione di decisioni o ad altre attività che possano coinvolgere  oltre  che  interessi  propri  e  di  suoi  parenti,  affini  entro  il  secondo  grado,  del  coniuge  o  di conviventi anche interessi di:

  • Persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale;
  • Soggetti  ed  organizzazioni  con  cui  egli  o il coniuge  abbia  causa  pendente  o grave  inimicizia  o rapporti di credito o debito significativi
  • Soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente
  • Enti ed associazioni  anche  non riconosciute,  comitati,  società  di cui sia amministratore,  gerente, dirigente o nelle quali ricopra cariche sociali e/o di rappresentanza.

Il dipendente/collaboratore  all’atto  dell’assegnazione  dell’incarico,  informa  per  iscritto  di  tutti  i rapporti, anche per interposta persona, di collaborazione o consulenza con soggetti privati, ivi compresi società o enti senza scopo di lucro, in qualche modo retribuiti o a titolo gratuito.

Si considerano potenziali quei conflitti di interesse nei quali gli interessi finanziari o di altra natura di un dipendente/collaboratore  potrebbero interferire con l’interesse pubblico connesso alle attività e funzioni allo stesso assegnate.

In  caso  di  sopravvenienza di  conflitto  di  interesse,  il dipendente/collaboratore deve  preventivamente

comunicare  la propria situazione  al Direttore  Generale il quale valutata la situazione  nel termine di venti giorni  deve  rispondere  per  iscritto  al  dipendente,  sollevandolo  se  il  caso  dall’incarico  e  affidando  il medesimo ad altri o in assenza di idonee professionalità avocandolo a sé.


15. Provvedimenti disciplinari

L’inosservanza  delle norme del presente  regolamento  interno o qualsiasi  altra inosservanza  dei doveri da parte del personale dipendente, e/o trasgressione alle norme del ccnl vigente, comporterà l’applicazione dei provvedimenti  disciplinari  previsti  dal  ccnl  applicato  e  attualmente  in  vigore,  il  cui  testo  integrale  è  a disposizione degli interessati presso l’Ufficio Amministrazione e Contabilità.


16. Entrata in vigore

Questo  regolamento  entra  in  vigore  dopo  l’approvazione  da  parte  del  Consiglio  di  Amministrazione.  Il Responsabile della sua applicazione è il Direttore Generale.


17. Rinvio (CCNL)

Per quanto non riportato  nel presente  Regolamento  si fa riferimento  agli ordini di servizio  e circolari,  al CCNL e alla normativa vigente.